30. I benefici di leggere OGNI giorno
Care e cari, qualcuno ha deciso di analizzare con serietà se leggere quotidianamente fosse benefico per i lettori, a parte le mitizzazioni e le leggende. La lista rappresenta la sintesi di due studi, alcuni elementi intuibili, altri meno.
Leggere ogni giorno:
- Stimola il cervello abbassando il fattore di rischio di malattie come l’Alzheimer e la demenza.
- Potenzia il vocabolario.
- Migliora le capacità del pensiero analitico.
- Riduce lo stress e l’ansia.
- Rafforza la creatività, allargando i confini dell’immaginazione.
- Aumenta l’abilità di concentrazione.
- Fornisce molteplici appigli per equilibrare maggiormente le emozioni in momenti di crisi.
- Permette di relativizzare le situazioni con una consapevolezza più obiettiva.
- Crea uno stato di tranquillità interiore che dura anche dopo la lettura.
- Allunga la vita rispetto a chi non legge mai.
- Abbassa la frequenza del battito del cuore.
Per osservare tutti gli elementi della lista serve mezz’ora di lettura al giorno continuativa, ma i primi segnali positivi si notano a distanza di mesi leggendo anche solo dieci minuti ogni giorno.
Ma leggere che cosa? Libri, post su Facebook, giornali, slide di un PowerPoint, che cosa? Le due ricerche concordano su una questione: nel caso di lettura di libri si favorisce la profondità di lettura e con profondità si intende la totale immersione senza farsi distrarre da altro. Dunque, i benefici aumentano in ogni caso leggendo, ma soprattutto grazie alla lettura di libri. Qual è la fregatura? Leggere due volte a settimana per diverse ore ogni volta non ha gli stessi vantaggi, è la costanza quotidiana a fare la differenza. Come a dire: le abbuffate non sono benefiche.
Il 26 novembre 2017, esattamente cinque anni fa, scomparve Alessandro Leogrande, scrittore fra i più interessanti della sua generazione, aveva soltanto 40 anni. La Fondazione Feltrinelli gli dedica un editoriale.
È stata una settimana infelice per la letteratura. La dipartita di Hans Magnus Enzensberger, celebre scrittore tedesco, e di Christian Bobin, scrittore molto conosciuto in Francia ma non solo.
L’editor è invasivo o no? Dovrebbe esserlo o no? Il punto di vista di Cristina Tizian, book editor e agente.
Come è stato lavorare editorialmente per la biografia di Francesco Totti? Lo racconta uno degli editor di Rizzoli che ha partecipato alla progettazione, Andrea Canzanella.
Se qualcuno fosse interessato, ho deciso di pubblicare le chiacchierate con i protagonisti dell’editoria italiana in formato audio, grazie al mio podcast Editoria e dintorni. Perché? Nella penultima puntata Comunicazioni l’ho spiegato. Potete trovare tutto anche su Spotify.
CONSIGLI DI LETTURA
Due pillole fulminee, non sono recensioni, ma celerensioni.
Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi, edito da HarperCollins Italia nel 2021, tratto liberamente da una storia vera, racconta le solitudini e le amnesie di Francesca che piano piano rivelano il dramma. L’autrice, di cui ho letto tutti i suoi romanzi, ha la capacità di tenere sulla pagina i lettori come pochi altri.
Il mare svuotato di U. Bardi e I. Perissi, edito da Editori Riuniti nel 2020, spiega l’enorme conflitto fra gli esseri umani e le risorse del polmone blu di cui tutti siamo grati, ma che spesso riteniamo eterno senza comprendere quanto stia realmente accadendo
UN LIBRO SUL SENSO DELLA VITA?
I miei martedì col professore di Mitch Albom, edito da Rizzoli nel 2000, narra il riavvicinamento dopo tanti anni di un trentasettenne con un suo vecchio professore universitario. Rimarranno quattordici settimane per parlare ogni martedì di saggezza sulla vita.
LIBRERIE FICHISSIME
Esistono luoghi dove i libri non sono gli unici protagonisti perché le librerie sono anch’esse protagoniste.
Libreria Giufà, Roma, Italia
VIAGGI LETTERARI
Verso la fine del dicembre 1891 Oscar Wilde, trentasettenne, torna a Londra dalla moglie e dai figli. Poche settimane prima conosce a Parigi André Gide, ventiduenne, con il quale inizia un intenso e frequente rapporto amicale (nessuna carnalità fra i due, per i più maliziosi, anche se il giovane scrittore, futuro Premio Nobel per la letteratura, è travolto emotivamente dai loro incontri quasi quotidiani). In Inghilterra, dopo un periodo francese di ammirazione da parte di molti e un anno fra i più entusiasmanti della sua esistenza come artista, si trova a dover affrontare problemi di famiglia. Da un lato, il rapporto in crisi da alcuni anni con la moglie Constance Mary Lloyd (per curiosità, è sepolta nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova), dall’altro lato quello con il fratello Willie, il quale, trentanovenne, ha deciso di sposare due mesi prima la cinquantacinquenne Miriam Leslie, una ricca vedova statunitense.
Il fratello maggiore di Oscar non ha né voglia di lavorare né il suo talento, anche se prova in ogni modo a emularlo, sperando nel successo. Ha una specialità Willie: parlare male del fratello. Si incontrano per un chiarimento. È l’ultima volta che si vedono.
Il 20 febbraio va in scena Lady Windermere’s Fan (Il ventaglio di Lady Windermere) al St James’s Theatre. Il 22 febbraio il Daily Telegraph pubblica una recensione: «Mr Oscar Wilde ha parlato. […] L’autore popola la sua opera di copie maschili e femminili di se stesso. […] La commedia è brutta, ma avrà successo». Parole scritte probabilmente dal fratello Willie che poco dopo ritorna a New York con la moglie. La commedia, grazie al successo, replica di continuo le date fino alla fine di luglio.
Sono mesi dalle emozioni forti, dall’estate del 1891 Oscar Wilde sta vivendo una passione extraconiugale con Alfred Bruce Douglas, noto come Bosie nella lunga lettera De Profundis scritta nel carcere di Reading. A proposito, Wilde morì il 30 novembre 1900, fra pochi giorni si celebrano i 122 anni.
Neppure per un istante io ho rimorso d'aver vissuto per il piacere. Pienamente mi abbandonai ad esso, come è necessario fare tutto quel che si fa. Non c'è voluttà che io non conoscessi. In una coppa di vino gettai la perla della mia anima. Discesi al suono dei flauti pel sentiero fiorito delle primavere. Mi cibai di miele. Ma non sarebbe stato buon consiglio continuare la medesima vita, perché ciò sarebbe equivalso ad una limitazione. Occorreva procedere oltre. Anche l'altra metà del giardino aveva dei segreti per me.
ABITUDINI STRANE DEGLI SCRITTORI
Vladimir Nabokov, noto per Lolita, componeva le sue opere su bigliettini che amava conservare in diverse scatole. Un metodo per organizzare l’intreccio come preferiva, a seconda dell’ispirazione. Teneva sempre alcuni bigliettini anche sotto il cuscino, se mai gli fosse venuta una nuova idea durante la notte.
MERCHANDISING LETTERARIO
Per motivi che sarebbe lungo dire, pochi anni fa feci qualche ricerca sul merchandising con tema libri e scrittori. Scoprii un universo che mi era ignoto.
Idee a bombazza! Aveva ragione Wilde?
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Vi ringrazio per l’attenzione e a presto.
Morgan
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