49. Quanto guadagnano gli scrittori?
Care e cari, trattare il tema del denaro nell’editoria non è semplice perché la filiera, bene dirlo, conserva increspature che ostacolano la comprensione nel dettaglio di tutti gli aspetti economici. Inoltre, esistono leggende che confondono tanti lettori e non solo. Per esempio, quando entriamo nelle librerie le novità sono quasi sempre subito davanti ai nostri occhi; questo mette nella testa dei clienti l’idea che le novità dominino il mercato. Non è così. Nel 2022 le novità hanno generato 546 milioni di euro, invece i libri pubblicati negli anni precedenti e venduti ancora nel 2022, i libri di catalogo per intenderci, hanno generato 1048 milioni di euro. Altro esempio. In termini di copie vendute, qual è la quota dei primi 100 titoli più venduti in Italia rispetto a tutti gli altri? Si potrebbe pensare, sbagliando, un numero a due cifre considerevole, mentre valgono soltanto il 7,1%. Sapete quanto la quota valeva nel 2019? Esattamente uguale, sempre 7,1%. Quindi, se qualcuno afferma che il mercato si stia bestsellerizzando non è affatto vero negli ultimissimi anni.
Quanto guadagnano gli scrittori? Considerate che, secondo gli ultimi dati, la tiratura media di un libro in Italia è 2100 copie (vent’anni fa era più del doppio), ma con un grande distinguo (e non pochi addetti dichiarano che è un dato in eccesso). Per semplificare e senza entrare in tecnicismi, la piccola editoria ha una tiratura media di un libro attorno alle 500 copie, invece la grande editoria (ogni editore che vende complessivamente in un anno più di un milione di copie) ha una tiratura media di circa 3000 copie.
La maggior parte degli scrittori in Italia ha una percentuale di guadagno fra il 6% e il 10% sul prezzo di copertina. Gli autori più venduti hanno percentuali maggiori.
Pensate a un libro che costa 20 euro. L’8%, tenendo una media fra gli estremi, di 20 euro corrisponde a 1 euro e 60 centesimi. Ora, semplificando (perché bisognerebbe per esempio parlare degli aumenti di percentuale con l’aumentare del venduto), ma per dare un’idea orientativa, nella piccola editoria uno scrittore guadagna in media 800 euro a libro; nella grande editoria uno scrittore guadagna in media 4800 euro. Voi potreste fare notare che esistono gli anticipi. Sì, tuttavia nella piccola editoria sono quasi del tutto inesistenti e da una decina di anni circa nella grande editoria gli anticipi si sono abbassati notevolmente.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha una nuova direttrice, Annalena Benini, che sostituirà Nicola Lagioia dal 2024. Una nomina che ha sorpreso numerosi addetti ai lavori, anche perché le indiscrezioni sembravano confluire verso altri candidati.
Dall’inizio della pandemia tante librerie hanno chiuso i battenti, ma per fortuna ci sono a volte belle notizie. Ha aperto a Milano la libreria I Baffi in via Lepontina 13, non lontano dal Giardino Santa Maria Alla Fontana. L’idea è che lo spazio diventi un caffè letterario e un punto di incontro per tanti eventi.
Grazie ai riscontri positivi dei corsisti nei primi quattro corsi e grazie alle continue richieste, ho deciso di programmare altri due corsi su ChatGPT dedicato a chi si occupa di scrittura (scrittori, pubblicitari, giornalisti, insegnanti, social media manager, eccetera). Qui tutte le informazioni e lo sconto del 27% è previsto fino a domenica 23 aprile.
Ricordate la fortunata serie televisiva I Cesaroni? Ho intervistato lo sceneggiatore Federico Favot.
CONSIGLI DI LETTURA
Due pillole fulminee, non sono recensioni, ma celerensioni.
Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, edito da Frassinelli nel 2009 con un titolo diverso e successivamente da Sperling & Kupfer nel 2019 (traduzione di Gian Maria Giughese), narra la storia di Liesel che nel 1939 inizia a salvare i libri dai roghi nazisti. Una bambina che, crescendo, si innamora della bellezza e della forza delle parole. Una storia coinvolgente. Forse avete visto il film omonimo.
Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore di Luciana Littizzetto, edito da Mondadori nel 2021, racconta un lato meno noto della comica che tutti conosciamo. Un libro di amore e sofferenze, oltre che un viaggio condiviso. Si ride e spesso si riflette.
UN LIBRO SULL’EGO?
Ego di Vimala Thakar, edito da Ubaldini Editore nel 2014 (traduzione di G. Fiorentini), è un libro esigente e non di facile lettura, ma vi sorprenderà, sfidandovi. La meditazione permette di allontanarci dal nostro io, spesso così giudicante e condizionato. La meditazione mi accompagna da quando ero adolescente. Lasciare andare dona uno sguardo più profondo rispetto alle priorità della vita e questo libro non potrà che aiutarvi se il tema è di vostro interesse.
VIAGGI LETTERARI
Nei primi mesi del 1903 Rainer Maria Rilke vive a Parigi con la moglie Clara, una scultrice tedesca con la quale si era sposato nel 1901. Ha 27 anni e sta concludendo di scrivere la monografia sul pittore e scultore Rodin, che ha incontrato più volte. Tiene un diario, così aveva fatto anche a Firenze alcuni anni prima (oggi lo conosciamo come Il diario fiorentino, che consiglio caldamente di leggere). Nell’ambiente culturale e letterario è già assai conosciuto e numerosi giovani gli scrivono per avere un consiglio e per un giudizio sulle loro opere. Così fa Franz Xaver Kappus e Rilke gli risponde con una lettera (se volete conoscere i loro scambi epistolari leggete Lettere a un giovane poeta edito dal Saggiatore, con una prefazione di Valerio Magrelli).
Guardi dentro di sé. Si interroghi sul motivo che le intima di scrivere; verifichi se esso protenda le radici nel punto più profondo del suo cuore; confessi a se stesso: morirebbe, se le fosse negato di scrivere? Questo soprattutto: si domandi, nell’ora più quieta della sua notte: devo scrivere? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta. E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice «io devo» questa grave domanda, allora costruisca la sua vita secondo questa necessità.
LIBRERIE/BIBLIOTECHE FICHISSIME
Esistono luoghi dove i libri non sono gli unici protagonisti perché le librerie e le biblioteche sono anch’esse protagoniste.
Libreria Internazionale Luxemburg, Torino
ABITUDINI STRANE DEGLI SCRITTORI
Il poeta e sceneggiatore francese Jacques Prévert, da adolescente, dopo una breve esperienza come commesso in un bazar, iniziò a lavorare nei grandi magazzini Bon Marché. Si innamorava di continuo delle commesse e in un caso, con la signorina Maginot, si arrivò al punto in cui suo padre proibì alla figlia di andare al lavoro per evitare le influenze perniciose di Prévert. L’ispettore gli comunicò che era licenziato per la seguente motivazione: «Ritardi e condotta insoddisfacente. Brutto tipo da non riprendere». Aveva sedici anni. Quel giorno il futuro poeta fece di tutto per rallentare il suo addio all’azienda, usando sarcasmo anche con i colleghi, quel sarcasmo che tanti di noi hanno trovato nelle sue opere e che forse era già nato grazie o a causa dei primi lavori precari.
UNA PAROLA A SETTIMANA
Stiamo sempre più perdendo la ricchezza della lingua italiana e diverse sono le ragioni. Provate a sfidare voi stessi e qualcun altro. Vi presenterò ogni domenica una nuova parola. La conoscete?
Cachessìa s. f. [dal lat. tardo cachexĭa, gr. καχεξία, comp. di κακὸς «cattivo» e ἕξις «costituzione, condizione»]. – In medicina, patologico dimagrimento, causato da malattie croniche debilitanti (endocrine, infettive, ecc.) o da estrema vecchiezza (c. senile). In veterinaria, c. acquosa, malattia infettiva del cavallo, sinon. di tifoanemia.
[ringrazio il vocabolario Treccani]
MERCHANDISING LETTERARIO
Per motivi che sarebbe lungo dire, pochi anni fa feci qualche ricerca sul merchandising con tema libri e scrittori. Scoprii un universo che mi era ignoto.
Idee a bombazza! Book lover sempre!
La Booksletter è un impegno settimanale di ore che ho scelto e mi diverte. Amo leggere, amo i libri, amo parlarne. Non ho un assistente, preparo ogni sezione nei momenti di pausa lavorativa.
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Morgan
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