80. Quella lettera di Elsa Morante
Correva l’anno 1942, il mondo in guerra, e Giacomo Debenedetti, all’epoca uno scrittore e critico letterario poco più che quarantenne – fra le altre cose, uno dei fondatori della celebre rivista Solaria –, aveva deciso di abbandonare la moglie Renata per una donna più giovane.
Fu il primo critico che si interessò alle opere di Elsa Morante, la quale era amica della coppia. Quando si lasciarono non fu facile per lei, che non solo stava vivendo l’inizio della sua carriera, ma non sapeva come consolare Renata durante una crisi matrimoniale che poi si risolse a distanza di tempo. Da un lato, voleva essere un’amica presente, dall’altro, come scrittrice, non voleva scagliarsi contro uno dei suoi più convinti sostenitori. Il 22 giugno 1942 Elsa scrisse a lei una lettera.
«Ma a un certo punto dovremmo avere la forza di staccarci dal nostro dolore, guardarlo con odio, e anche con un certo disprezzo e con ironia. Non ci si può nutrire di dolore, che è amaro e fa venire la febbre, e a lungo andare fa invecchiare e ci toglie l’amore degli altri e altre cose preziose. Credo che capaci di amare chi si nutre di dolore siano soltanto gli angeli – gli altri no. […] I nostri sentimenti più forti e durevoli verso le altre persone hanno un loro ciclo e una loro vita autonoma dentro di noi – autonoma perché noi magari agiamo o anche pensiamo indipendentemente da loro, magari in contrasto con loro e forse per qualche periodo ci dimentichiamo perfino di loro. Ma questi sentimenti non espressi, non avvertiti, sono vivi in noi e in fondo noi viviamo in funzione di essi. Perché se accade qualche cosa che li turba […] ci accorgiamo insomma che sono proprio questi sentimenti la sorgente e il fine della nostra vita».
Quest’anno il romanzo La storia celebra i suoi cinquant’anni e unire i puntini meno noti aiuta a volte l’interpretazione della letteratura.
NEWS
La Andrew Nurnberg Associates International Ltd (ANAI) avrà una propria sede a Milano. È la prima volta che un’agenzia letteraria straniera apre una filiale italiana.
La pirateria rappresenta un quarto del mercato dei libri.
Sanremo, l’Olanda e la questione meridionale di Elsa Rizzo.
Pensare è curare di Ugo Morelli.
Elisabetta Migliavada, Vicedirettrice editoriale di Garzanti, racconta il miracolo di #booktok.
L’agente letteraria Francesca de Lena spiega perché nella United Stories Agency si ritengono prima editor e poi agenti.
CONSIGLI DI LETTURA
La neve di primavera di Yukio Mishima, edito nel 2015 da Feltrinelli (originariamente edito nel 1967, traduzione di A. Maurizi), è il primo romanzo della tetralogia Il mare della fertilità. Honda e Kiyoaki sono due adolescenti che vivono in Giappone nel primo Novecento. Diversissimi fra loro. Razionalità e istinto. E poi c’è l’amica Satoko, che confonderà Kiyoaki fino alla tragedia. Un romanzo esigente, per nulla facile, ma di una scrittura così elegante che vi stregherà l’animo (cercate anche la vicenda umana di Mishima, fa riflettere).
Scompartimento per lettori e taciturni. Articoli, ritratti, interviste di Grazia Cherchi, edito da minimum fax nel 2017, vi affascinerà se amate gli aneddoti sulla letteratura. Una raccolta di scritti che attraversa un lungo periodo storico editoriale e che in qualche modo anticipa gli esiti che oggi viviamo. Lei, per chi non la conoscesse, era una figura di spicco dell’editoria italiana. Talentuosa, oltre che di una cultura rara.
UNA PAROLA
Stiamo sempre più perdendo la ricchezza della lingua italiana e diverse sono le ragioni. Provate a sfidare voi stessi e qualcun altro. Vi presenterò ogni volta una nuova parola. La conoscete?
Barbassòro (o barbassóre) s. m. [da valvassore, raccostato a barba], letter. – Persona di gran conto o che si dà grande importanza: credendo costui essere un gran barbassoro (Boccaccio); i grandi b. della politica.
[ringrazio il vocabolario Treccani]
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AI E DINTORNI
Una guerra in corso fra Elon Musk e Sam Altman, a colpi di denunce. Un clima pessimo che non aiuta la narrazione e la divulgazione dell’intelligenza artificiale generativa, tema tanto intrigante quanto complesso. Non è mancata la risposta di OpenAI, con la pubblicazione anche di corrispondenza privata. Lungi da me le ragioni profonde di questa battaglia, ma dal punto di vista professionale e della correttezza, direi un livello basso di comunicazione, in ogni caso.
Anthropic, società fondata nel 2021, ha rilasciato di recente Claude, che ha l’obiettivo di diventare la nuova intelligenza artificiale generativa in grado di sfidare ChatGPT.
Volete creare storie per bambini? Provate Reading Club.
Un sito interessante per la creazione di contenuti, la SEO e gli AI chatbot è Writesonic. Ho sperimentato sia la forma gratuita sia un mese dell’abbonamento a pagamento. In lingua inglese è fra i migliori che io conosca.
Basedash è un sito che analizza dati, li visualizza e li modifica a seconda delle necessità.
22e22
È una community tematica che raccoglie persone interessate ai libri, alla scrittura e all’editoria. Dentro ci sono varie attività e ognuno si sente libero di partecipare quando lo desidera: dal gruppo di lettura mensile agli approfondimenti con gli addetti ai lavori, dalle lezioni di scrittura creativa ed editing allo scambio libri, eccetera. Una cinquantina di persone di tutte le età che amano leggere e che vogliono essere aggiornate sui temi di riferimento. La quota di iscrizione è una tantum, dura per sempre e permette agli utenti di interagire per tutte le attività. Le community tematiche saranno sempre più frequenti in futuro, se volete essere parte di questo gruppo online ristretto, 22e22 potrebbe interessarvi.
I VOSTRI RACCONTI
Non soltanto sono felice dei racconti che sto pubblicando qui e ringrazio, oltre a chi si candida, il gruppetto di persone che mi aiuta a sceglierli, ma sono anche lieto che finora già tre editori mi hanno chiesto di metterli in contatto con tre autori. Essere ponte di belle cose, ecco. Ottimo!
Underworld di Roberta Spagnoli.
Il suono della creazione di Riccardo Negri.
Colpire duro di Giorgia Mosna.
Per farlo contento di Giulio Iovine.
Stanno arrivando tanti racconti, perciò perdonatemi se non riesco a rispondere a tutti. Ho formato un piccolissimo gruppo di volontari per questa attività, quando un racconto ottiene la maggioranza positiva allora lo pubblicherò.
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