Una pausa, l'arte di ripartire e due annunci
Il mio viaggio degli ultimi mesi mettendomi in ascolto e studiando
C'è chi sparisce perché si perde.
E c'è chi sparisce perché, perdendosi, vuole trovare qualcosa.
Oggi vorrei parlarvi come se ragionassi davanti allo specchio e annuncerò alcune novità. Avrete bisogno di circa 5-6 minuti per leggermi. Se non li avete, neanche iniziate, altrimenti rischiate di non capire il perché scrivo certe cose.
Negli ultimi mesi, la mia voce qui si è fatta silenziosa. Non per stanchezza, né per disamore. Semplicemente avevo bisogno di ascoltarmi e studiare. Ma con i miei tempi interiori. Un viaggio dentro di me.
In un'epoca in cui produrre contenuti sembra più urgente che coltivare pensieri, ho scelto per qualche tempo la strada meno battuta. Rallentare, leggere, imparare.
Oggi riprendo il filo.
Con la stessa curiosità di sempre e forse con una piccola preziosa differenza: la consapevolezza rinvigorita che il tempo speso a studiare non è mai tempo perso, ma semina silenziosa. Ogni semina, prima o poi, chiede di farsi parola, racconto, condivisione.
In questa nuova Booksletter ritroverete i due mondi che amo intrecciare: i libri, come sempre, per viaggiare più lontano, anche lontano dentro di noi, e l'intelligenza artificiale, per capire che il futuro – volenti o nolenti – è già accanto a tutti.
Perché leggere oggi? Ditemi, ha senso continuare a farlo quando ci sono altre mille distrazioni piacevoli che ci tentano ogni giorno? Per esempio, la scorsa notte ho guardato una serie tv fino a quasi le due.
In un mondo che ci rincorre a velocità sempre più vertiginosa, leggere è forse uno degli ultimi gesti di resistenza consapevole.
Leggere è un'arte antica che non ci chiede soltanto di conoscere, ma di essere presenti: incontrare la complessità senza desiderare soluzioni rapide, di sostare nel dubbio senza fuggire.
Eppure, non possiamo limitarci al rifugio nei libri come un'arca che galleggia sulle tempeste del presente.
Il poeta latino Lucrezio ricordava che il tempo è un fiume che tutto porta via, e vivere significa imparare a nuotare nel suo corso, non a costruirsi dighe illusorie.
Ecco perché, accanto ai libri, in questa nuova fase della Booksletter, continuerò a esplorare anche il mondo dell'intelligenza artificiale.
Non per cedere all'ansia del nuovo a tutti i costi, ma per comprendere – e provare a far comprendere – che il cambiamento non è un nemico, se impariamo a porci le domande giuste.
Quelle domande che il filosofo indiano Krishnamurti definiva la chiave per una mente viva e libera, capaci di scardinare le abitudini della paura.
Leggere, interrogare, conoscere: sono, in fondo, tre facce della stessa fiducia nella vita.
Una fiducia che non si fa ingenua, tanto meno cieca davanti ai tempi difficili – guerre, crisi, lacerazioni – e che invece sceglie, ostinatamente, l'impegno contro la rassegnazione, la consapevolezza contro il cinismo.
Se anche voi credete che studiare, leggere, interrogarsi sia ancora un atto di coraggio e un viaggio verso il futuro, allora sono felice di intrecciare un filo insieme.
Siete migliaia e non conosco il viso della stragrande maggioranza di voi, ci pensavo pochi giorni fa. C’è chi mi conosce da tanti anni e chi non ha quasi idea di chi io sia. In queste grandi differenze e sfumature, proveremo a trovare una connessione, se vi va. Spero che vogliate camminare ancora un po' con me. Come lettori, come esploratori, come compagni di domande.
Grazie a chi c’è ancora e vuole rimanere.
Sentivo anche il bisogno di riorganizzare le sezioni tematiche della Booksletter. Posso essere franco senza prudenze? Non mi piacevano più. Chi mi legge dall’inizio sa che ho sperimentato nel tempo, apportando qualche volta modifiche, ma continuavo a sentire un nodo.
È il problema delle persone eclettiche come me e sono sicuro che qualcuno fra voi mi capisce bene. Non siamo mai con entrambe le scarpe dentro un unico luogo, siamo in movimento, non siamo mai abbastanza, ci sentiamo spaiati, viviamo una crisi perenne con momenti di picco e momenti più facilmente gestibili.
Da quando l’AI generativa è entrata nella mia vita le cose sono anche peggiorate… Ho di frequente la sensazione di essere un fritto misto. Un fritto misto professionale.
Ditemi, c’è qualcuno di voi che vive le stesse sensazioni?
Se vi piace quanto state leggendo, che ne dite di mettere un cuoricino alla fine? Grazie!
Faccio l’editor per scrittrici e scrittori. Faccio l’agente letterario. Creo community editoriali. Ho un podcast da rianimare. Ho un profilo YouTube da rianimare. Ho una Booksletter che sto rianimando. Scrivo nei social. Mi occupo di intelligenza artificiale generativa. Tengo corsi. Organizzo convegni e mi invitano come relatore a convegni. Faccio consulenze per privati e istituzioni.
Un fritto misto professionale appunto. Ma non potrei fare diversamente. Io sono così. Sono fatto così dentro. Nella mia testa, nel mio cuore, nella mia anima. Anche nel metatarso del piede sinistro. Qualcuno dice che sono iperattivo, qualcun altro sostiene che io sia vulcanico, io so soltanto che sono così.
Mi dovrei vergognare di questo? Ma vaffantrullo a chi pensa che la vita debba essere solo caselline da incasellare con ordine armonico. Nel rispetto dei meravigliosi trulli.
Bisognerebbe, forse, cercare di continuo la migliore versione di sé. Con onestà. Senza badare ai giudizi altrui. Sapendo già di cadere mille volte. Farsi forza, anzitutto. Alcune cose di noi stessi le sappiamo da sempre, vero?
Se torno a questo ragazzo di più di vent’anni fa, in un’altra vita, in un’altra città, con altre persone, non era diverso. Sapeva già di se stesso alcune cose. Con o senza vino a fianco 😊
Non posso non ringraziare chi fra voi mi ha scritto privatamente nei mesi scorsi. Che fai, dove sei, come mai non scrivi la Booksletter, eccetera. Ho sentito la presenza, l’affetto, la curiosità. Mi sento di dire questo: che bella la libertà di essere veri, senza finzioni per mettere tutti d’accordo. Lo stesso è accaduto con l’ultimo invio che avevo fatto lo scorso novembre (il numero 93). Mi avete scritto via e-mail in decine di persone e i vostri pensieri si sono perlopiù polarizzati: chi ha manifestato solidarietà e comprensione, chi mi ha criticato negativamente, chi ha comunicato che si disiscriveva per quelle mie frasi, chi mi ha raccontato una sua vicenda personale.
Ripeto, che bella la libertà di essere veri, senza finzioni per mettere tutti d’accordo. E specchiarsi, guardandosi dentro.
Foto di Andrik Langfield su Unsplash
Inoltre, ho capito che fra voi c’è chi è qui perché parlo di letteratura, libri e letture; chi perché parlo di AI generativa; e una parte di persone che mi legge per entrambi i temi. Nel corso del tempo, anche nei mesi del mio recente silenzio, mi avete fatto numerose proposte.
Perché non fai così Morgan, perché non organizzi questo e quest’altro, ti va di creare un’app per X o Y, hai mai pensato di mettere insieme un gruppo che, eccetera. Se penso alla parola CONNESSIONE, penso esattamente a un gruppo che si confronta, si parla, si fa confidenze.
Dunque, fra un paio di settimane vedrete le NUOVE SEZIONI della Booksletter.
PRIMO ANNUNCIO
Dalle connessioni con voi sono emerse alcune richieste, sia più specifiche sui libri sia per l’AI. Oggi spazio a due annunci che riguardano l’AI generativa.
L’intelligenza artificiale è sempre più ovunque. Facciamo ordine?
Ogni settimana ci sono novità, opinioni, strumenti che riscrivono interi pezzi di presente e futuro.
Molti si sentono sopraffatti.
E molti smettono di provare a capire, proprio quando sarebbe il momento di esserci.
Per questo nasce AI UMANA.
Un gruppo Telegram riservato, dove per i prossimi due anni vi aggiornerò personalmente con un linguaggio semplice, chiaro, senza farvi perdere tempo dietro a centinaia di notizie. Senza tecnicismi da astronauti e senza perdere ore per comprendere l’ultima tendenza del momento.
Una bussola nella tempesta dell'innovazione AI. Una bussola filtrata da chi utilizza strumenti AI quasi ogni giorno.
Di questo progetto ho parlato più volte privatamente con alcuni di voi e voglio ringraziarvi perché siete stati uno stimolo per la sua realizzazione concreta.
DUE ANNI di aggiornamenti selezionati ogni settimana per il prezzo di due caffè al mese.
Perché due anni, Morgan? Semplice, perché vivremo una grandissima accelerazione a detta di tanti esperti, in particolare sul tema dei cosiddetti agenti.
SOLO PER IL LANCIO, l'iscrizione è 49 euro una tantum. Una volta dentro al gruppo Telegram, avrete 24 mesi di notizie, riflessioni e strumenti per prepararsi al futuro che sta arrivando. Ci saranno periodicamente anche DIRETTE nelle quali farò il punto della situazione.
Un piccolo investimento per restare lucidi e informati in un mondo che corre.
Se volete farne parte, vi basta cliccare qui: Iscriviti ora!
[entro 96 ore riceverete le istruzioni via e-mail]
Perché chi si muove oggi, domani sarà più libero. E lo faremo insieme!
SECONDO ANNUNCIO
Da due settimane circa sto tenendo un corso dal titolo AI GEN come un professionista.
Si sono iscritte 54 persone e dai primi riscontri noto un certo gradimento verso il corso. A un certo punto ho chiuso le iscrizioni per dare un senso di intimità e non di dispersione fra i presenti e, perciò, ho chiesto a 11 persone di iscriversi allo stesso corso che replicherò a settembre.
Chi acquista il corso autunnale, avrà INCLUSO DA SUBITO l’accesso al gruppo Telegram AI UMANA [entro 96 ore riceverete le istruzioni via e-mail].
Considerate che anche qui c’è un prezzo soltanto in offerta lancio.
Se volete saperne di più, ecco il link: AI GEN come un professionista.
COME SOSTENERE LA BOOKSLETTER
La Booksletter è un impegno di ore che ho scelto e mi diverte. Se questo progetto ha reso una vostra giornata un po’ migliore o se pensate che vi sia stato utile in qualche modo, considerate la possibilità di sostenerlo.
Se vivete già nel futuro, ecco dove potreste inviare una donazione in Bitcoin.
bc1q3gmcfmy7swvhl74zplj9stn4crxmjz27pz6cpw
Vi ringrazio per l’attenzione e a presto!
Morgan
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Volete inviarmi una e-mail?
La Booksletter la trovate anche su Newsletterati, un gruppo di newsletter belle da leggere (e da condividere).
[Alcuni libri o prodotti rientrano nell’Amazon Affiliate Program]
Bentornato.
C'è chi ti segue per la passione che metti in ogni mail della booksletter e le scintille di curiosità che accendi, già solo per il modo in cui racconti le cose.
Sarà bello veder evolvere questo progetto; parlo da persona che fa assolutamente parte del team fritto misto, per cui sapere che è possibile dire "Questo è un crocchè, questo è un arancino, questa è una pasta cresciuta: sta qua tutto insieme, goditi il tuo cuoppo" è molto di ispirazione!
"Vaffantrullo" è notevole, dovrei usarlo.
Anche sul gruppo di HC eri sparito, ma mi ero perso i motivi che avevi, deduco, scritto nella newsletter 93.